La tecnologia sta allargando gli orizzonti tra persone, ruoli e interi settori.
Quelli che riconosceranno questi cambiamenti e li sosterranno, creeranno una brand equity molto più forte di quanto fosse mai stato possibile in passato.
La grandezza di un’azienda non è più un vantaggio competitivo.
È meglio essere un leader tecnologico e di profitto, che un leader di quota di mercato.
I concetti di benchmarking sono al centro delle offerte strategiche: oggi devi essere un innovatore per avere successo.
Non vi è alcun vantaggio competitivo nel fare ciò che fanno gli altri e, peggio ancora, copiare tutto ciò che fanno gli altri.
La maggior parte delle aziende è impegnata in guerre per territorio invece di trovarne una nuova.
La principale differenza tra aziende mediocri e grandi non è solo la visione, ma l’esecuzione.
L’approccio totalmente analitico porta a una mancanza di sintesi e spinge a fare tutto – il che sovraccarica un marchio di tutti gli attributi possibili, volendo soddisfare tutti i gruppi demografici.
La creatività e il design dovrebbero essere al centro dell’attenzione, come pure l’attenzione all’ Uomo; mai vedendolo come un mezzo, ma sempre con l’obiettivo della sua crescita e valorizzazione integrale.
I marchi più interessanti sono quelli agli estremi del mercato, non al centro.
L’analisi dei dati non ti aiuta a definire una proposta di valore adatta per il futuro: è necessario estrarre i dati, ma è fondamentale essere guidati da teorie e idee.